Stipendi dipendenti Parlamento: un tetto che aumenta ogni anno

Il quotidiano romano Il Messaggero ha pubblicato, lo scorso 29 agosto, un articolo riguardo la scadenza dei ‘termini di congelamento’ di alcuni stipendi.

Nel 2018 la spesa della Camera dei Deputati aumenterà di 8 milioni di euro, per rivalutare i super stipendi dei 1300 dipendenti pubblici che lavorano a loro interno: dipendenti che guadagnano oltre 240.000 mila euro l’anno.

La UILS chiede al Governo: non è vergognoso e offensivo nei confronti di quei cittadini, costretti a vivere nella povertà e ai margini della società?
L’attuale esecutivo, così come i precedenti, sono responsabili del disastro economico in cui oggi si trova L’Italia.

De-potenziamento produttivo e occupazionale: questi sono sinonimi di regressione di questa nostra società, destinata al fallimento.

A giudizio del Movimento Uils, il popolo italiano può essere in grado di capovolgere l’andamento negativo in positivo riportando il paese ai vertici europei che occupava negli anni del governo a guida socialista. Ci sono ancora italiano che amano il paese come lo amava il presidente della Repubblica Sandro Pertini, il quale era orgogliosamente fiero di essere italiano: un orgoglio che lo fece combattere per la nazione e sentirsi pronto a donare per la stessa la propria vita. Questa era la sua politica di fede socialista, cioè al sevizio del popolo e con ideali di Giustizia Sociale.

In riferimento agli stipendi superiori, 240.000 mila vogliamo fare rivivere il libero pensiero di Pertini quando era presidente della Camera. In un’intervista infatti disse:

“So che il mio modo di fare può essere irritante. Per esempio, poco tempo fa mi sono rifiutato di firmare il decreto di aumento di indennità ai deputati. Ma come, dico io, in un momento grave come questo, quando il padre di famiglia torna a casa con la paga decurtata dall’inflazione… voi date quest’ esempio di insensibilità? Io deploro l’iniziativa, ho detto. Ma ho subito aggiunto che, entro un’ ora, potevano eleggere un altro presidente della Camera. Siete seicentoquaranta. Ne trovate subito seicentoquaranta che accettano di venire al mio posto. Ma io, con queste mani, non firmo”.

Per me uno come Pertini potrebbe restare in Parlamento anche per 80 anni e diventare presidente della Repubblica 80 volte.

Se nel 2014 si pensò di abbassare quel tetto stipendiale, oggi, con il debito salito a cifre impensabili, dovrebbe scendere ancora di più. Invece i nomi che circolano oggi sono i principali difensori e santi protettori dei privilegi della casta. Hanno fatto inciuci di ogni genere e accumulato poltrone.

Questa è la politica che la UILS persegue a sostegno dei cittadini più in difficoltà. Il 25 settembre, come di consueto, ricorderemo la nascita di Sandro Pertini: la partecipazione sarà libera.

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