Domenica 4 dicembre votare al referendum

Il destino di Matteo Renzi è legato al referendum costituzionale di domenica 4 Dicembre 2016.

A seguito dell’articolo del Financial Times, in cui si dichiara che 8 istituti di credito italiani potrebbero rischiare il fallimento (Monte dei Paschi, Popolare Vicenza, Veneto Banca, Carige, Banca Etruria, Cari Chieti, Cariferrara e Bancamarche), il premier Matteo Renzi ha affermato che solo  con la vittoria del SÌ questo potrebbe essere scongiurato.

Perché preoccuparsi tanto? Dovrebbe preoccuparsi invece, del debito pro-capite salito a 37.758 euro (nel luglio 2014 era di 36.225): debito che, se dovesse essere richiesto, dai futuri governi privi di democrazia, noi tutti saremo costretti a pagare.

Il paese quindi è avviato al fallimento, con un debito pubblico che supera i 2.365 miliardi di euro,mentre nel 2014 era di 2.107 miliardi: un innalzamento di ben 200 miliardi.

I cittadini ne prendano atto e controllino i dati. Questo referendum non ha schieramento o colore politico. Interessa la sovranità dei cittadini: se vincesse il si sarà facile avviarsi nuovamente ad un sistema di governo autoritario simile a quello che i costituenti hanno combattuto pagando la conquista della libertà con il loro sangue.

Domenica votiamo tutti secondo coscienza: gli iscritti alla UILS,  così come i socialisti, i commercianti,  gli agricoltori, gli artigiani e i piccoli imprenditori, per il futuro delle nuove generazione voteranno uniti per il NO.

Loading

Add a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *