ANNIVERSARIO NOTTE DI SIGONELLA: GASPARO (UILS), IL MERITO FU DI CRAXI

“La notte di Sigonella è stato un momento di grande timore, poi mutato in grande fierezza, per l’Italia in ambito diplomatico: avvenimento reso possibile grazie alla fermezza politica di Bettino Craxi, allora presidente del Consiglio” così Antonino Gasparo ha omaggiato l’ex premier socialista in occasione dell’anniversario dell’evento del 1985.

Era ottobre quando, quattro terroristi palestinesi appartenenti all’Olp (Organizzazione per la Liberazione della Palestina) si impadronirono della nave da crociera italiana Achille Lauro. Mentre Craxi e Giulio Andreotti, allora ministro degli Esteri, erano favorevoli a un intervento diplomatico, il presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan, invece, non era disponibile ad alcuna trattativa in merito al rilascio dei dirottatori. Dopo alcuni giorni di stallo e forte tensione diplomatica tra USA e Italia (forse unico della storia contemporanea), il governo italiano assicurò l’immunità diplomatica ai 4 palestinesi, a patto che non fossero commessi reati a bordo della nave, dove era stato già ucciso il cittadino statunitense di religione ebraica Leon Klinghoffer.

Da sinistra: Ronald Reagan, presidente USA, e Bettino Craxi, presidente del Consiglio
                 Da sinistra: Ronald Reagan, presidente USA, e Bettino Craxi, presidente del Consiglio

Craxi – ha proseguito Gasparo – s’impose contro le richieste avanzate dal governo americano di lasciare ai marines gli ostaggi e condurli alla giustizia americana. Il rifiuto scaturì un diverbio che stava per portare addirittura ad un conflitto armato. Perfino l’allora presidente Ronald Reagan chiamò Craxi per ribadire la linea di principio USA: linea a cui dovette rinunciare per via della fermezza di Craxi che rivendicò la sovranità del popolo italiano e delle sue leggi”. Bettino Craxi attuò ciò che lui aveva sempre sostenuto, cioè che era possibile coniugare l’Atlantismo con una certa indipendenza e realismo politico e non essere subalterni alle politiche scelte dagli Stati Uniti (o qualsiasi altro stato) senza però mai metterne in discussione l’alleanza NATO.

Un presidente – ha concluso Gasparo – che con grande coraggio e diplomazia ha saputo risolvere una crisi diplomatica, dimostrandosi un autentico leader. Nessun premier, né prima né dopo di lui, ha avuto il coraggio di farsi valere in questo modo: un esempio costante per tutti. Una figura che, per giustizia della verità, dovrebbe essere rivalutata, poiché oscurata dalle stesse forze politiche”.

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