LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SERGIO MATTARELLA

LA UILS PROTESTA L’ INEGUAGLIANZA COSTITUZIONALE DELLA NUOVA LEGGE ELETTORALE

 

La UILS (Unione Imprenditori Lavoratori socialisti), vista la palese ingiustizia istituzionale frutto dell’attività svolta dal potere politico che, nel legiferare, frequentemente, compie disparità di trattamento nei diritti collettivi, contrariamente a quanto dispone la Costituzione. Contesta la recente legge elettorale, che ha penalizzato e causato disorientamento e amarezza tra i movimenti politici. Ci riferiamo ai nuovi partiti che sono stati per legge premiati, esonerandoli dalla raccolta delle firme, in quanto presenti e rappresentanti nei gruppi parlamentari.

Al contrario di altri che, per partecipare alla consultazione elettorale del 4 marzo 2018, avrebbero dovuto  produrre migliaia e migliaia di firme di sottoscrittori in un tempo limitato di appena 21 giorni, mentre la legge prevede che i movimenti politici o partiti possono provvedere alla raccolta delle firme anche 6 mesi prima della data delle elezioni.

Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica Italiana (Foto tratta da quirinale.it)

La UILS evidenzia e contesta tale ingiustizia che ha causato la sua esclusione dalla consultazione elettorale, pur avendo: 1) presentato il simbolo al Ministero degli Interni; 2) ricevuta l’approvazione del contrassegno, notificata da parte del Ministero alla sede sociale del movimento; 3) predisposta la lista dei propri canditati, scelti tra i diversi ceti sociali: professionisti, avvocati, imprenditori, lavoratori, dipendenti, pensionati, casalinghe; 4) consegnata presso la Corte di Appello di Roma la lista dei canditati, come previsto nell’art. 18 bis punto 2. del DPR 361/1957 nella parte dei movimenti esentati dalla raccolta delle firme, presupponendo di averne il diritto costituzionale.

Lunedì 20 Febbraio la Corte di Appello ci ha notificato il dispositivo di non accoglimento; contro questa decisione, la UILS ha fatto ricorso alla Corte di Cassazione, per sollevare la questione relativa alla disparita di diritti e di dignità tra i cittadini da una parte e tra movimenti di nuova costituzione dall’altra. Esempio di disparità tra i cittadini: se i nostri canditati si fossero presentati con un movimento esentato dalla raccolta delle firme, avrebbero partecipato alla consultazione elettorale del 4 marzo 2018, mentre con il nostro movimento non è stato possibile.

La UILS, fatta questa premessa, chiede al presidente della repubblica Sergio Mattarella di intervenire, in quanto garante della Costituzione, avendo prestato giuramento di fedeltà alla Carta costituzionale, frutto di estremo sacrificio dei Padri costituenti che, per conquistarla, pagarono con il sangue, versato da migliaia di uomini, donne, giovani e bambini. Quei sacrifici a che cosa sono valsi?  Lei, Presidente, dovrebbe spiegare ai cittadini quale differenza c’è tra il nostro movimento politico UILS, non presente in Parlamento, e altri movimenti come ad esempio “Insieme” oppure “Liberi e uguali” e tutti gli altri partiti tra cui la nuova democrazia cristiana, che ha accolto nel suo gruppo la lista di Emma Bonino, esentandola così dal raccogliere le firme. Non è forse il popolo sovrano a conferire al presidente della Repubblica la facoltà di concedere anche la grazia?

Questo potere sovrano, Lei impropriamente, promulgando la nuova legge elettorale, l’ha trasferito ai gruppi parlamentari, a discapito di altri cittadini non rappresentati in Parlamento e più deboli rispetto a quelli citati. Per questo, signor Presidente noi, con tutti i nostri mezzi democratici che la Costituzione ci garantisce, cercheremo di fare prevalere i nostri diritti costituzionali affinché la giustizia sociale emerga per sempre e faccia rinascere il diritto di uguaglianza tra i cittadini.

Nel concludere queste considerazioni, il sottoscritto, in qualità di presidente della UILS e per il rispetto del simbolo di giustizia sociale che rappresento, per la prima volta, mio malgrado, non voterò, quale segno di protesta e anche per solidarietà nei confronti dei movimenti politici e dei cittadini che hanno subito le nostre stesse ingiustizie di esclusione. Per questi motivi, signor Presidente, Le consegno formalmente la mia tessera elettorale, visto che allo stato non mi sento rappresentato da nessuna forza politica che ha disposto l’attuale legge elettorale che, a mio parere, é anticostituzionale.

Agli elettori, che avrebbero voluto votare il nostro movimento e in particolare ai giovani, dico di fare liberamente la propria scelta, cosi come diceva il Presidente Pertini, senza credere alle continue promesse, rinnovate e ripetute con parole diverse che il sottoscritto, classe 1935, ha già vissute. Purtroppo ciò che è cambiato dopo la seconda guerra mondiale è stato in peggio. Mi riferisco alla giustizia sociale, alle pari dignità, all’uguaglianza dei diritti tra cittadini, al debito pubblico, alla eccessiva povertà, alla disoccupazione, ai piccoli imprenditori, Artigiani, Commercianti, Agricoltori costretti a chiudere e altri costretti al fallimento, sommersi dai debiti con gli istituti di credito e dalla eccessiva tassazione, all’insicurezza economica e sociale dei cittadini.

Di tutto questo non si parla da parte dei politici, per sviare i cittadini dai veri problemi che gravano sull’Italia; spostano l’attenzione sulle loro false bravure e capacità di gestione delle Istituzioni  democratiche e sui risultati da loro conseguiti (quali?).

 

Presidente  UILS

Antonino Gasparo

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