Nuove irregolarità nel mondo del lavoro: dov’è il governo?

Il mondo del lavoro prosegue con le sue sorprese, anche se (purtroppo) non sono così originali.

La Guardia di Finanza ha dichiarato che nel corso del 2015 ha recuperato ben 61 miliardi di euro di imponibile: tra evasori totali, paratotali, lavoratori in nero e irregolari sono state scoperte oltre 32.000 posizioni irregolari. Un vero e proprio sottobosco che distrugge l’idea del lavoro e vanifica le speranze dei lavoratori.

La crisi economica, si sa, costringe chi cerca lavoro a sottostare a ricatti di alcuni datori di lavoro, mentre alcuni di questi sono costretti a ricorrere alle vie illegali pur di dare lavoro e non pagare le tasse troppo esose imposte dagli ultimi esecutivi, non escluso quello attuale, che continua a fare dichiarazioni riguardo una rivoluzione della tassazione fiscale.

I dati della Gdf smentiscono sempre di più il castello del ‘premier da operetta’. Il presidente della Uils Antonino Gasparo ha commentato in merito alla questione: “La colpa non è sempre degli imprenditori. Ogni giorno molti di questi si tolgono la vita, ricorrono a soluzioni drastiche per l’eccessivo peso fiscale che devono sostenere. La colpa è del governo, troppo attento alla finanza e meno al sociale. Renzi deve smetterla di fregiarsi della definizione di ‘uomo di sinistra’ visto che la sua politica di sinistra non ha niente. Deve sostenere i piccoli operatori economici, soprattutto in un periodo come quello attuale, caratterizzato da una forte recessione economica”.

Loading

Add a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *