Reato furto per necessità: Gasparo (UILS), Cassazione ha ragione

Qualche giorno fa, i media hanno riportato la notizia su una decisione della Cassazione per il reato di un clochard del 2012, che aveva rubato del cibo in un supermercato per un valore di 4 euro. La Corte di appello di Genova, infatti, il 12 febbraio 2015, in secondo grado, aveva confermato sei mesi di reclusione con la condizionale e 100 euro di multa nei confronti di Roman Ostriakov. Quella sentenza, però, è stata annullata quest’anno dalla corte suprema italiana perché “non sussiste il reato” e soprattutto perché non è punibile chi ruba per far fronte a una “imprescindibile esigenza di alimentarsi” trovandosi in stato di necessità. Decisione che ha causato non poche polemiche.

cassazione-corteIl presidente della Uils Antonino Gasparo si è espresso in materia: “La scelta della Corte di Cassazione a mio avviso è giusta. L’articolo 3 della Costituzione Italiana afferma che ‘E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese’. Una frase chiara ed esaustiva. Non si può condannare qualcuno quando è palesemente in uno stato di indigenza, creando un disagio lieve (come il furto di merce a 4 euro): problema sarebbe sorto qualora questo soggetto avesse provato a trarre profitto dalla merce”.

“È colpa dello Stato – ha concluso Gasparo – se c’è molta gente costretta a rubare per fame. Non è il singolo ormai, ma una vera piaga sociale nazionale. Sempre più persone si vedono costrette a scendere a compromessi con i propri principi morali. Si può condannare un padre di famiglia, cassintegrato, che ruba un barattolo di marmellata? O un anziano con una pensione di 500 euro che sottrae un litro di latte? È lo Stato che deve provvedere; è la classe dirigente che deve pensarci. Non si può fare di tutta l’erba un fascio, ma occorre vedere ogni singolo caso: questa è la giustizia”.

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