Giorno della memoria: Gasparo (UILS), ricordare è fondamentale

“Esistono cose di cui l’umanità deve andare fiera, come scoperte, tecniche e concetti; altre invece meritano solo la vergogna più assoluta, tale da farti abbassare la testa al solo pensiero. L’olocausto è uno di questi”. Antonino Gasparo, presidente della UILS, ha voluto omaggiare in questo modo il ‘Giorno della memoria’, ricorrenza internazionale dedita a commemorare le vittime della Shoah.

1390236351792giornata-della-memoria425“La guerra è, sempre e comunque, una cosa ignobile, offensiva alla civile convivenza tra i popoli: opere di alto valore artistico distrutte, gente dispersa e privata della propria casa, fame, miseria e morte. Gli anni ’40, però, non hanno visto solo quello. C’era – ha detto Gasparo – anche quest’ ignobile credenza della superiorità razziale. Un concetto di basso profilo portato avanti da un regime che i nostri padri costituenti hanno combattuto, Sandro Pertini in primis. Se la gente che muore in guerra perisce invano, gli ebrei di quegli anni sono morti invano due volte. Sono stati uccisi a causa di una lunga e agonizzante follia di menti esaltate, che ha portato via con milioni di vite innocenti. Un genocidio eseguito nel più barbarico dei modi, giunto a creare persino dei campi dove concentrare e uccidere chi non ritenuto ‘adatto a questo mondo’: principio folle e stupido”.

Gasparo ha concluso con un appello rivolto ai giovani e a coloro che si occupano d’istruzione: “Studiate questi avvenimenti: leggete libri, vedete i documentari, sentite le interviste di coloro che hanno vissuto quel periodo e quei luoghi. Informatevi su questo tema. Guardate con i vostri occhi quanto l’uomo sia capace di fare. Scene orribili e crude, ma utili. Un popolo che sa è un popolo cosciente e, quindi, sa scegliere per se. Combattete con lo studio e il sapere l’assurda propaganda razzista, nata sempre dall’ignoranza, dalla superbia e dalla ristrettezza mentale. Occorre, invece, approfondire e sapere per ricordare e occorre ricordare per evitare di ripetere vergogne ed errori passati”.

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