Cala la fiducia dei consumatori e delle imprese: cosa fa il governo Renzi?

L’Istat parla chiaro: questo mese i consumatori e le imprese hanno nuovamente calato la fiducia. L’indice Istat del clima di fiducia dei consumatori – afferma un articolo dell’Ansa – è passato da 111,2 di luglio a 109,2 e l’indice composito del clima di fiducia delle imprese Iesi (Istat economic sentiment indicator) scende da 103 a 99,4 nelle prime rilevazioni dopo gli attentati di Nizza. “Il clima economico – cita l’articolo – passa da 129,8 a 125,5, diminuendo per il quinto mese consecutivo (…) Le opinioni sulla situazione economica del Paese si confermano in peggioramento per il quarto mese consecutivo e peggiorano le aspettative sulla disoccupazione“.
Un dato sconcertante di cui l’esecutivo dovrebbe prendere nota. Renzi e la sua truppa, però, sono troppo impegnati a fare la ‘dis-manovra’ della pubblica amministrazione, dove ovviamente i grandi vertici non verranno minimamente toccati, e al referendum costituzionale.
L’economia di una paese si basa, soprattutto, nel rapporto di fiducia che consumatori e imprese hanno nei confronti dello sviluppo del paese. E gli ultimi dati non sono confortanti. Occorre un alleggerimento in materia fiscale, un concreto sostegno alla piccola e media impresa (quella che traina lo sviluppo economico di una Nazione) e soprattutto un progetto che permetta d’investire sulle imprese, che possano svilupparsi e, quindi, aumentare i posti di lavoro.

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